Come smettere di controllare ossessivamente il tuo peso sulla bilancia
Sei intrappolata in una relazione problematica con la tua bilancia?
Ti misuri spesso le circonferenze corporee?
Controlli la sporgenza della pancia allo specchio?
Tutti questi atteggiamenti rientrano tra le caratteristiche di un atteggiamento volto a controllare il proprio corpo.
Questa attitudine e relativi comportamenti, se reiterati nel corso dei giorni, settimane, mesi, anni può portarti con moltissime probabilità ad avere un rapporto malsano con il cibo e il tuo corpo, oltre che ad aumentare i tuoi livelli di stress.
In questo articolo ti parlerò di come lasciar andare il controllo, abbandonare la bilancia e abbracciare un modo di vivere più sano e amorevole, che può permetterti di raggiungere i tuoi obiettivi di benessere in armonia e pace con te stessa!
Sono Martina Pellegrini, dietista e nutrizionista olistica esperta nel benessere femminile con un approccio corpo-mente-anima.
Aiuto le donne a sentirsi energiche e leggere ritrovando la gioia di mangiare.
Se sei come una delle tante donne con cui lavoro ogni giorno, salire sulla bilancia è molto probabilmente l’azione di controllo che fa maggiormente parte della tua routine settimanale o quotidiana.
Il numero che vedi condiziona come andrà la tua giornata, come ti nutrirai o come muoverai il tuo corpo?
Se hai risposto di sì ad almeno una di queste domande è certo che, nel lungo periodo, pesarti non solo solo un impatto negativo sul modo in cui ti prendi cura di te stessa, ma anche sulle tue emozioni, sui tuoi sentimenti e sul tuo livello di autostima.
Pesarti, controllarti ed attribuire così tanta importanza a questi numeri ti causerà sempre maggiore frustrazione, delusione, tristezza, rabbia e tanta sofferenza prima di tutto psichica.
Penserai che tale sofferenza possa ottenere sollievo solo grazie a dei tentativi di controllo di quei numeri, quindi penserai di dover fare una dieta restringendo la quantità o la varietà di cibo che mangi.
Questo porterà solo altra sofferenza fisica, che in un circolo vizioso andrà ad alimentare quella psichica.
Forse tutto questo lo stai già vivendo in questo momento.
E’ così?
Se la risposta è sì, carissima lettrice, con tutto il cuore ti dico che ti capisco e che non sei sola.
Il bisogno di controllare il mio corpo ed il relativo rapporto con la bilancia è un qualcosa che ha toccato anche me molto da vicino per moltissimo tempo.
Ho lottato per anni con la bilancia e le diete sia quando avevo diversi kg in più rispetto a quello che per me rappresentava “l’ideale”, sia fin quando sono stata magra come adesso.
Per tantissimo tempo ho sentito l’esigenza di controllare quel numero. Ma non solo quel numero.
Ti racconto – spogliandomi di ogni vergogna – ciò che ho fatto per anni (queste cose le ho fatte tutte insieme per alcuni periodi o solo alcune a giorni/settimane alterne):
- la prima cosa che facevo al risveglio era fare pipì, spogliarmi e salire sulla bilancia per 3 volte e curandomi di posizionarla sulla mattonella più affidabile, facendo poi una media dei risultati;
- tenevo un metro da sarta nella tasca della vestaglia e misuravo in diversi punti il mio corpo, ogni mattina;
- mi facevo delle foto di profilo allo specchio per verificare il punto vita e la sporgenza della pancia;
- avevo dei pantaloni abbastanza stretti che utilizzavo come metro di misura per sapere se il mio corpo aveva avuto variazioni (nota: quei pantaloni li ho BUTTATI quando mi sono resa conto di quanto fosse folle questa operazione).
In qualche modo io controllavo, SEMPRE.
E tutta quella frustrazione, delusione, quel circolo vizioso di cui ti parlavo… aveva preso terribilmente anche me.
Come ne sono uscita?
I ragionamenti, le domande e le azioni di cui ti parlo qui sotto sono quelle che hanno guidato anche me nel corso del tempo.
Una volta che in me si è accesa la consapevolezza, il coraggio di andare in quella direzione è ciò che mi ha supportata nel percorso di auto-guarigione.
Le domande principali che ti faccio sono:
1) Perchè ti pesi?
2) Cos’è che stai cercando di ottenere attraverso un numero su quella bilancia?
Lo abbiamo accennato prima.
Pesarsi è un modo per tenere il proprio corpo sotto controllo, con il fine di gestire l’ansia/preoccupazione derivante dalla propria taglia o dal proprio peso.
Se ti senti in colpa per non aver mangiato bene o per non aver fatto abbastanza esercizio fisico, è molto probabile che tu vada a guardare il numero sulla tua bilancia per vedere quanto “indisciplinata” sei stata, e di quanti sforzi devi fare per compensare.
Al contrario, se invece pensi di essere stata brava, potresti aver voglia di salire sulla bilancia in cerca di una conferma.
Spesso dietro l’atto di pesarsi c’è molta paura e si pensa che senza pesarsi le cose sfuggano dal nostro controllo.
Perché dovresti smettere di pesarti?
Quando richiedo di farmi inviare i dati sul peso lo faccio perché so che quel numero in qualche modo ha condizionato e condiziona la storia di quella persona, quindi è un’informazione che utilizzo per dialogare con le donne circa le loro aspettative e significati che gli attribuiscono.
Partendo da un “freddo” numero si aprono poi visioni e prospettive incredibili, infatti impiego quasi 30 minuti in un colloquio per discutere di questo argomento!
Devi sapere che spesso il peso fluttua inspiegabilmente di settimana in settimana, e anche di giorno in giorno, indipendentemente dai tuoi comportamenti.
Già questo dovrebbe farti comprendere che il peso non è una semplice formula di calorie in entrata e in uscita.
Non mi sentivo più così soddisfatta del mio lavoro.
Soprattutto, ho sperimentato come far pesare ogni volta le persone (per non parlare del calcolo, completamente inutile, del BMI!) fosse disumanizzante, stressante e riducesse inevitabilmente il valore della cliente a un numero.
La cosa peggiore è che se pensi che questa la normalità che puoi aspettarti da un professionista, alla fine ti abitui ad essere considerata un numero.
Ecco perché poi salti o rimandi gli appuntamenti con la nutrizionista pensando che “non avrebbe senso perché tanto non ho seguito la dieta”.
LA BILANCIA NON INDICA UN VALORE PRECISO E ACCURATO.
Ci sono molte variabili che influenzano il numero sulla bilancia e che sono fuori dal nostro controllo. L’idratazione, a esempio, è importante.
Sapevi che 2 tazze d’acqua pesano quasi mezzo litro?
Anche se ti pesi al mattino dopo essere andata in bagno, il tuo stato di idratazione varierà comunque in base al periodo del mese (livelli più alti di progesterone a ridosso del ciclo causano ritenzione di liquidi), assunzione di sodio attraverso la dieta, temperatura/sudore e l’attività dei giorni precedenti.
Anche la regolarità intestinale, così come l’ora del giorno possono avere un effetto sulla bilancia.
LA BILANCIA PUO’ INNESCARE DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE.
Che tu ne sia cosciente o meno, il numero sulla bilancia può avere un profondo impatto sul modo in cui mangi.
Questo perché è quasi impossibile guardare il numero sulla bilancia in modo neutro.
Ciò che vedrai verrà catalogato senza alcun dubbio nella categoria del “buono” o “cattivo” e può condizionare drasticamente l’umore della giornata.
Un numero ritenuto “cattivo” causa vergogna, ansia e spesso abbuffate o digiuni.
Anche un numero “buono” può avere un effetto negativo, rafforzando restrizioni malsane o mangiando cibi solo perché pensi di essertelo meritato.
IL PESO NON È SINONIMO DI SALUTE
La bilancia non è il tuo medico e il tuo peso non può diagnosticare in alcun modo il tuo stato di salute.
Sebbene ci sia stato insegnato che un peso alto non sia salutare, la correlazione non è causale e ci sono molti fattori che giocano un ruolo maggiore nella salute: livelli di stress, forza fisica, esposizione ambientale, abitudini alimentari (indipendentemente dal peso) e tanto altro ancora.
È una miscela di comportamenti, genetica e ambiente che determina lo stato di salute, non il numero sulla bilancia.
Ci sono molte persone magre che hanno un pessimo stato di salute e molte persone grasse che sono perfettamente in salute, e non c’è modo di saperlo semplicemente guardando un numero.
Se il tuo obiettivo per pesarti è la salute, concentrati sui comportamenti, non sul numero che vedi sulla bilancia.
Anche se sei in un corpo più grande e hai problemi di salute, meriti di concentrarti su comportamenti che promuovono la salute e tra questi non c’è la perdita di peso.*
*nei casi in cui il grasso corporeo abbia raggiunto livelli importanti, assimilabili a BMI>35, la sua riduzione può certamente essere benefica per la persona. Ma questo non significa in alcun modo che chi abbia molto molto grasso debba mettere la perdita di peso come obiettivo numero 1, né un professionista sanitario dovrebbe pensarlo!
TI IMPEDISCE DI MANGIARE INTUITIVAMENTE
Se il tuo obiettivo è imparare a mangiare con gioia e liberarti dalle catene che il cibo ha rappresentato per te fino ad oggi, sappi che la bilancia è un un ostacolo enorme che ti impedisce di tornare a contatto con i tuoi segnali interni, come ad esempio il senso di fame e sazietà, le tue preferenze di gusto ecc.
Se ti focalizzi continuamente sui cambiamenti che rilevi nel numero sulla bilancia ti distoglierai dalla tua consapevolezza interiore – che dovrebbe essere invece il tuo indizio più preciso per sapere ciò di cui il tuo corpo ha effettivamente bisogno.
Come smettere di pesarti ossessivamente?
Rompere definitivamente con la bilancia può sembrare davvero spaventoso, un po’ come uscire da una brutta relazione che sai non ti porterà più da nessuna parte, ma ti dà comunque una sensazione di sicurezza.
Nella mia esperienza ho notato che la paura più grande è che si perda il controllo con il cibo.
Ricorda: sebbene la bilancia possa darti un senso di sicurezza, è molto più probabile che contribuisca a farti sentire fuori controllo con il cibo piuttosto che il contrario!
Sì, liberatene! E perché non farlo in grande con una cerimonia?
Ad alcune clienti ho chiesto di scrivere una lettera di addio alla loro bilancia e di leggerla ad alta voce prima di abbandonarla.
Forse all’apparenza potrà sembrarti senza senso, ma è un gesto catartico.
Se abbandonare completamente la bilancia ti sembra troppo, prendi in considerazione l’idea di posizionarla da qualche parte fuori dalla tua vista.
Se la tieni lontana dal tuo campo visivo elimini il fattore scatenante che ti induce inevitabilmente a pesarti.
Il diario può essere un ottimo strumento di consapevolezza che ti può far prendere le giuste distanze dalla bilancia. Quello che ti consiglio è di posizionare il diario sopra la bilancia per ricordarti di scrivere tutte le volte che senti il bisogno di pesarti.
Scrivere cosa?
Ciò che stai cercando nel momento in cui desideri salire sulla bilancia. Puoi anche fare un elenco pro/contro della pesatura.
Questo può aiutarti a evitare di pesarti in modo impulsivo (e compulsivo) e aiutarti a comprendere meglio i fattori scatenanti dei pensieri negativi sul tuo corpo.
Separare la tua autostima dalla bilancia è un lavoro duro.
Se puoi, ti incoraggio a ricorrere al supporto ad un professionista della salute.
Io posso aiutarti in questo.
Lavoro con clienti in tutta Italia e praticamente in tutto il mondo grazie all’online.
Ricorda: la bilancia non misura la tua autostima, la tua salute, le tue relazioni, i tuoi risultati o qualsiasi altra cosa diversa dalla tua relazione con la forza di gravità in un singolo momento!!
Sei molto più di un numero.
Cosa ne pensi? Mi piacerebbe leggere i tuoi pensieri nei commenti qui sotto!
È davvero possibile essere e soprattutto sentirsi sane, belle e felici nel proprio corpo, senza fare sacrifici?
La mia risposta è sì, è possibile.
Comprendo il senso di quanto da lei spiegato ma è difficile da interiorizzare perché il peso è una componente invalidante e si vorrebbe cambiare rotta in tal senso. il concetto di trovare un equilibrio su più aspetti lo sposo in pieno ma sembra un percorso lungo e a volte si ha bisogno di cambiamenti visibili a breve termine per avere una spinta motivante. ho sperimentato la mindfullnes con un corso ma poi faticavo a mettere in pratica gli esercizi a casa, dopo un lungo periodo di 5 anni per separazione e divorzio ho perso i capelli con il risultato di alopecia in aree estese, a suo tempo ho fatto delle sedute dallo psicologo che mi hanno aiutato ma lo stress accumulato mi ha messo ko. come può vedere avrei varie aree connesse fra di loro da sistemare e spesso mi perdo per strada. il fattore capelli mi porta molto disagio e mi preclude molte vie.