Negli ultimi tempi si è sentito parlare molto spesso del digiuno intermittente…
Ma in che cosa consiste esattamente? Come si svolge? Quali sono benefici ed eventuali controindicazioni?
Forse non lo hai mai fatto perché hai sempre pensato che potesse fare male, oppure ci hai provato ma hai abbandonato subito dopo il primo tentativo pensando che non facesse per te.
Beh… sappi che io ti capisco.
Ho provato esattamente le stesse cose!
Quindi, per rispondere a tutte queste domande e questi dubbi, leggi questo articolo fino alla fine: ti racconterò la mia personale esperienza, quali difficoltà e benefici ho riscontrato e, alla fine, ti mostrerò i passi da fare, nella pratica, per iniziare e personalizzare un digiuno intermittente.
Innazitutto… Chi sono io?
Mi chiamo Martina Pellegrini, sono una Nutrizionista ed Holistic Lifestyle Designer. Aiuto le donne a realizzare il Peso Sano con Gioia nutrendo Corpo, Mente e Anima.
Prima di raccontarti la mia esperienza però, capiamo insieme cosa si intende per digiuno intermittente.
Il digiuno intermittente si potrebbe definire come una strategia alimentare in cui si alternano fasi di alimentazione e fasi di digiuno in una stessa giornata.
Quello più conosciuto è quello in cui ci sono 16 ore di digiuno (includendo la notte) e 8 ore di alimentazione.
Tutto chiaro? Bene, ora possiamo andare avanti!
LA MIA ESPERIENZA CON IL DIGIUNO INTERMITTENTE
Qualche anno fa, rimasi molto colpita da alcuni studi della letteratura scientifica che erano stati pubblicati sul digiuno intermittente e sui suoi benefici, non solo sul dimagrimento ma anche proprio sulla capacità del nostro corpo di rigenerarsi e di promuovere la longevità, riducendo la probabilità di incorrere in malattie neuro degenerative.
Più leggevo e studiavo, più mi trovavo in accordo con tutte queste letture.
Decisi così di mettermi alla prova e sperimentare direttamente su me stessa questa pratica.
Com’è andato il primo tentativo? … Non proprio benissimo.
Questo perché decisi di iniziare saltando direttamente la colazione e, non essendo abituata, durante la mattinata iniziai a percepire giramenti di testa, stanchezza e tanta fame.
Così ho pensato: “bene, non fa per me“.
In realtà non sapevo di quanto il digiuno intermittente sarebbe stato benefico per me e quanto mi avrebbe potuto aiutare.
Ho iniziato infatti a farne nuovamente esperienza applicandolo in particolari contesti: soprattutto quando uscivo fuori a cena e mangiavo un po’ più del solito.
Al mattino infatti mi svegliavo con una sensazione che identificavo essere quella della fame: in realtà sapevo, dai miei precedenti studi, che in alcuni casi si può confondere la sensazione di fame con quella della sete.
La conferma l’ho avuta quando, in una di quelle mattine, decisi di bere una gran bella tazza di té verde, anzichè mangiare. Una volta bevuta, sono stata benissimo per diverse ore!
Questo è stato un primo segnale molto interessante, che mi ha fatto prendere consapevolezza sul mio corpo e sul mio effettivo senso di fame/sazietà.
“Wow, allora posso continuare il digiuno e arrivare a 16 ore senza mangiare!”
…Non esattamente!
Ci ho provato di nuovo, ma alla quattordicesima ora, percepivo ancora quella fastidiosa sensazione di fame (reale, stavolta) che mi provocava una voragine nello stomaco.
Per farla breve, ho capito insomma una cosa: non è necessario, né tanto meno obbligatorio, rispettare diligentemente l’orario prestabilito di 16 ore, ma dobbiamo semplicemente prendere questa indicazione come un suggerimento, poi fare noi un ascolto pro-attivo nei confronti del nostro corpo e delle nostre sensazioni!
Il senso del digiuno intermittente infatti non è costringere il proprio corpo entro schemi rigidi e prestabiliti, perché il nostro corpo non è una macchina che va ad orari fissi.
I BENEFICI
E allora, a cosa serve esattamente il digiuno intermittente?
Innanzitutto, a svincolarsi dal concetto che bisogna per forza fare 5-6 pasti al giorno.
E poi, serve a lasciare al corpo uno spazio, una fase di respiro in cui esso può gestire i nutrienti che ha già al suo interno, e attivare di conseguenza altri meccanismi che possono essere innescati solo se non c’è cibo che viene introdotto.
Seguendo questo metodo, ho imparato ad ascoltare il mio corpo entrando sempre di più in connessione con esso, partendo proprio dal riconoscimento corretto di sensazioni di primaria importanza come quelle di fame e sazietà.
In questo modo, è venuto da sé che mi sono costruita uno schema personale in cui so come personalizzare il digiuno intermittente sulla base delle mie esigenze.
I momenti in cui lo utilizzo di più sono praticamente sempre dopo che faccio un pasto libero (in cui solitamente mangio più del solito) e quando ho bisogno di ottimizzare il mio tempo per aumentare la produttività.
Facendo così, sempre rimanendo in ascolto delle mie sensazioni, sono riuscita anche ad arrivare a digiunare 16 ore senza sentire nessun sintomo di fame!
I MIEI CONSIGLI PRATICI PER INIZIARE
Ma come si applica, in concreto, un digiuno intermittente?
Sempre sulla base della mia esperienza, io personalmente quando inizio questa pratica cerco sempre di bere un‘abbondante tazza di té verde senza zucchero, dopodiché focalizzo la mia attenzione sulle mie attività da svolgere durante la giornata, e nel frattempo mi assicuro di bere qualche bicchiere di acqua naturale ogni 1-2 ore.
Se sono ancora lontana dall’ arrivare alle 16 ore e la fame, nonostante aver bevuto, si fa sentire, non mi costringo a rimanere a digiuno ma mangio una piccola manciata di frutta secca o cioccolato molto fondente (99%), che mi permette di arrivare al pasto successivo senza sforzi.
E tu, hai mai provato il digiuno intermittente? Se si, come ti sei trovata?
Raccontamelo qui sotto nei commenti!
Se vuoi saperne di più, su Youtube trovi un’intera playlist dedicata a questo argomento, premi qui per visualizzarla.
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ho fatto per circa due mesi il digiuno intermittente 16/8 saltando la colazione , cioè bevendo solo caffè lungo. e cenando prima delle 20 .Ho 62 anni , non ho nessun problema fisico, non prendo nessun farmaco e mi sono trovata benissimo. Avevo già eliminato glutine e lattosio per problemi intestinali. Non ho assolutamente fame anche se per qualche motivo non riesco a pranzare per 12. cammino 4/5 km al giorno , quasi tutti i giorni.Ho per so peso ma soprattutto mi sono sgonfiata . Mi sento bene e ho più energia di prima. Adesso però mi sembra di non perdere più peso e voglio fare una dieta ipocalorica adatta alla mia età e semmai riprendere in estate il digiuno intermittente 2/5 , cioè più lungo ma solo due giorni non consecutivi alla settimana , consigliato su alcuni siti come più adatto alla mia età.
Ho fatto il digiuno intermittente per due settimane e, non solo non ho perso peso, ma mi sembra di essere anche più gonfia, e peso qualche etto di più.
Per la mia personale esperienza – e non solo mia – occorrono almeno 28/30 giorni affinchè il corpo si adatti. Deve dare al tuo corpo il tempo di adattarsi. Ci sono meccanismi lunghi sa spiegare ma che purtroppo prima di arriva dove vorresti tu, il corpo può aumentare di peso, stabilizzarsi, etc… In ogni caso forse molti/e dimenticano che il digiuno intermittente non è una dieta ma solo un modo di vivere in buona salute. Mi sembra che sia l’ideale per la vita che oggi siamo costretti ad affrontare. Pazienza e fiducia senza mai arrendersi. Ciao.
buongiorno, io sto facendo il digiuno intermittente, da tre mesi e mezzo, sono vegetariano e faccio bodybuilding natural. ho cambiato già due taglie, adesso porto la 7 XL taglia italiana. e mi sto rassodando riuscendo a mantenere sempre il mio peso. ho questi risultati perché io il digiuno intermittente lo modificato a modo mio, e sento proprio che la mia stortura si ingrandisce velocemente, e la mia massa magra.