

Hai sperimentato sensi di colpa e vergogna nel non riuscire a portare avanti una dieta?
Ti sei sentita una fallita nel momento in cui hai sentito di dover rinunciare, vedendo di nuovo tutti i tuoi chili ripresi?
La dieta spesso sembra essere un ciclo senza fine, fatto di restrizione e privazione, seguito da sentimenti travolgenti di disgusto di per noi stesse e per il nostro corpo.
Ci rimproveriamo, cercando di controllare le nostre voglie e appetiti e agonizzando su ogni singola scelta di cibo: in questo modo però non creiamo uno stile di vita sano e sostenibile nel tempo ma, anzi, ci facciamo solo del male.
In questo articolo quindi ti parlerò di un tipo di alimentazione perfettamente sostenibile che ti aiuterà a trovare il tuo benessere tanto desiderato, con un approccio che io chiamo “gentile“.
Prima di cominciare però, vorrei introdurmi se sei qui a leggermi per la prima volta.
Sono la dott.ssa Martina Pellegrini, dietista e nutrizionista olistica specializzata nel benessere femminile. Aiuto le donne a sentirsi energiche e leggere riscoprendo la gioia di mangiare con un Approccio Gentile.

COS’È L’ALIMENTAZIONE GENTILE
L‘alimentazione gentile, quella che io promuovo e che è pilastro fondamentale del mio metodo, riguarda l’approccio alla salute e all’alimentazione da una prospettiva rilassata e molto flessibile.
Con questo approccio, non si esclude alcun gruppo alimentare e non si moralizza su alcun cibo. Praticando l’alimentazione gentile, tutte le tipologie di cibo possono far parte all’interno di una dieta equilibrata.
Forse ti sembrerà assurdo o difficile da comprendere, soprattutto se sei stata influenzata da anni di cultura della dieta.
Quella che ci invia costantemente messaggi subliminali sulla presunta “pericolosità” del cibo e sul fatto che dobbiamo eliminare degli alimenti, limitando la nostra alimentazione.
Tutto questo crea un senso di urgenza nel nostro cervello, che ci motiva ad agire: quando sentiamo che qualcosa potrebbe non essere più disponibile per noi, siamo più motivati ad agire per ottenerlo.

Il senso di scarsità attiva certe dinamiche nel nostro cervello e ci fa desiderare ancora di più proprio quelle cose che ci proibiamo.
È un gioco mentale pericoloso perché ci fa rimanere vittime di noi stesse, senza poter trovare via di uscita.
L’alimentazione gentile invece non ha niente a che fare con questi giochi mentali.
Consiste piuttosto nel darci il permesso incondizionato di mangiare qualsiasi cibo.
Una volta che smettiamo sinceramente di pensare a certi cibi come “buoni” o “cattivi”, possiamo arrivare a un punto in cui siamo più capaci di prendere decisioni razionali e sane per nutrire e sostenere al meglio il nostro corpo.
L’alimentazione gentile è quindi una vera e propria pratica di cura di sé, non di autocontrollo. Significa mangiare senza restrizioni e ansia, permettendoci di sentirci felici, soddisfatti e rilassati riguardo al mangiare.
I PRIMI PASSI PER APPLICARE L’ALIMENTAZIONE GENITLE NELLA TUA VITA
Andiamo quindi ad identificare i primi 3 passi che possono aiutarti a familiarizzare con l’approccio gentile e con una nuova mentalità, sempre più libera dalla cultura della dieta.
1 – ALLARGA IL TUO PUNTO DI VISTA
Concentrati sul quadro generale invece che sulle singole scelte alimentari individuali.
Queste ultime infatti fanno poca differenza per un contesto come quello della salute a 360 gradi: è assurdo pensare che la pizza con le patatine che hai mangiato due anni fa sia stata una delle cause che ha rovinato tutto, vero?
Quindi, quel singolo pasto o spuntino per cui ti stai così stressando in questo momento non farà una gran differenza nella tua vita, se lo guardi da un’ottica più ampia.
Se vuoi migliorare la tua alimentazione scegliendo un approccio gentile, ti è sicuramente più utile pensare a schemi più larghi, senza ossessionarti sui singoli pasti o situazioni di vita sociale.
Esci a pranzo quasi tutti i giorni per lavoro?
Bene, allora prova a pensare se c’è un modo per preparare un pranzo facile e veloce con alcuni prodotti a casa, 2 volte a settimana. Non è necessario farlo ogni singolo giorno.

Mangi molti toast o panini?
Va bene, prova a sostituire ogni tanto con del pane integrale, variando gli ingredienti e inserendo qualche volta più verdure.
Sei abituata a ordinarti delivery food dopo una giornata intensa di lavoro?
Potresti tenere a portata di mano alcune opzioni congelate a base di vegetali ed ingredienti semplici (ci sono veramente delle ottime scelte nei reparti surgelati), e sfruttare quelle di tanto in tanto.
Nota Bene: no, non sei una donna/mamma/moglie/compagna peggiore se non compri sempre gli alimenti dall’ortofrutta e se non passi le ore ai fornelli per preparare deliziosi manicaretti. Sei una donna che ha passioni, desideri e impegni di diversa natura, per cui sai che spesso la PRATICITA‘ è molto più vantaggiosa e sostenibile.
Questi cambiamenti possono sembrare insignificanti nel breve termine, ma fidati che sono davvero importanti da un punto di vista più lungimirante, perché ti aiutano a creare abitudini sane e sostenibili nel tempo!

2 – Focalizzati sull’aggiunta, non sulla restrizione
La maggior parte dei consigli dietetici si concentra sulle restrizioni: qualsiasi modo per mangiare di meno, non mangiare / limitare determinati cibi o categorie alimentari.
Come detto prima però un approccio gentile all’alimentazione prevede che tutti gli alimenti siano considerati allo stesso modo, sebbene ce ne siano alcuni più nutrienti di altri.
Ad esempio: il cavolo è più nutriente di una coca cola.
Ora, ciò non significa che, solo perché il cavolo riccio sia più nutriente, sia sempre la scelta più giusta da fare.
Se il tuo livello di zucchero nel sangue è basso o sei disidratata e hai le vertigini o stai per prepararti ad uno sforzo fisico molto intenso, beviti la coca cola!
In quelle situazioni, è sicuramente la scelta più salutare.
Inoltre, solo perché un alimento è più nutriente, non significa che sia l’unica cosa che si debba mangiare.
Il cavolo potrebbe essere ricco di sostanze nutritive, ma chiaramente una dieta a base di cavolo nero non è proprio la cosa più adeguata alle necessità dell’organismo. Ricorda, nutrizione e salute NON sono la stessa cosa.

Con l’aggiunta, al posto della restrizione, l’attenzione si concentra sull’inclusione di cibi più nutrienti. Pensa solo ad aggiungere, non ad eliminare.
Come puoi includere più frequentemente il pesce grasso (che sappiamo essere ricco di omega 3)?
Potresti conservare i filetti di salmone selvaggio congelati nel congelatore, tenere a portata di mano il salmone selvatico in scatola, le sarde sottosale da sciacquare e aggiungere alla pasta, sperimentare nuove ricette a base di pesce.
Come puoi includere più verdure a foglia verde?
Potresti mescolare gli spinaci nelle uova a pranzo, posizionare una porzione di cereali per l’ora di pranzo su un letto di verdure, oppure mescolare le cime di rapa al vapore nella tua ricetta di pasta preferita.
Come puoi includere più cereali integrali?
Cambia ogni tanto il tuo muffin mattutino in latte e cereali integrali, sperimenta nuovi cereali integrali nella tua cucina come l’orzo, l’avena o il farro; prova come spuntino a mangiare cracker integrali da abbinare a dell’ hummus di ceci.

3 – Presta attenzione a quale cibo ti fa stare bene
Inizia a considerare come ti fa sentire il cibo.
Questo non significa che devi sempre scegliere il cibo che ti fa sentire bene.
Sintonizzati su come cibi o pasti diversi influenzano la tua energia e la tua digestione: questo può aiutarti a mangiare anche in un modo che promuova il tuo benessere.
Puoi utilizzare anche un diario per annotare le tue sensazioni dopo aver mangiato, se necessario.
Ad esempio: sai che mangiare qualcosa di veramente dolce al mattino quasi sempre ti fa venire il mal di pancia. A volte un muffin o una brioche o qualcosa del genere ti andrà bene, ma se non vuoi sentire di nuovo quella sensazione, semplicemente mangia qualcos’altro.
Alcune delle mie clienti ad esempio hanno notato che dormono meglio la notte se fanno una cena leggera a base di cereali, legumi e verdure mentre si sono accorte di essere piene di energia durante il giorno se mangiando una quantità maggiore di fonte proteica e grassi. Ma è stato totalmente vero anche l’esatto contrario, in molti altri casi!!
Notare un certo pattern nella tua alimentazione che può farti stare meglio non significa che devi seguirlo in maniera rigida e alla lettera, ma può sicuramente aiutarti nel prendere decisioni alimentari più consone per te.
Questi sono i primi 3 passi per applicare qualche principio dell’approccio gentile all’alimentazione: da quale ti piacerebbe partire fin da subito?
Cosa ne pensi dell’approccio gentile?
Fammi sapere cosa ne pensi con un commento qui sotto!

È davvero possibile essere e soprattutto sentirsi sane, belle e felici nel proprio corpo, senza fare sacrifici?
La mia risposta è sì, è possibile.
Molto interessante
Grazie del commento Imma, sono felice che l’articolo ti sia piaciuto! 🙂
Ciao Martina
Vorrei partire dal secondo suggerimento quindi aggiungere cibi più salutari.
Grazie
Ciao Martina, ci siamo già conosciute per telefono, tempo fa. è molto interessante il tuo articolo.
Forse sto incominciando a capire veramente il tuo approccio gentile. Mettendo noi al centro senza vincoli e limiti, il corpo e la mente si rilassano ed in maniera autonoma poi andranno solo verso ciò che crea salute e benessere fisico oltre che mentale, ma sarà una scelta autonoma senza costrizioni.
Ti ringrazio davvero tanto.
“Inizia a considerare come ti fa sentire il cibo.”questa è la frase che terrò sicuramente a mente grazie questo mi aiuterà di sicuro ,oltre che imparare a gestire l’ansia e lo stress
Davvero un bell’articolo! La gentilezza, di cui si sente il bisogno in tutti i campi, applicata all’alimentazione è un’ottima idea.
Sarò lieta di leggere altro. Essendo stata operata alle gambe e non potendo quindi fare moto devo conciliare una sana alimentazione con la necessità di perdere dei chili per non gravare troppo sugli arti inferiori e la colonna vertebrale.
grazie dottoressa e buon lavoro!
Bello e piacevole come articolo cercherò di mettere in pratica questi consigli, grazie dottoressa hai veramente un animo sensibile, è sei una vera professionista, complimenti
Il suo approccio mi incuriosisce,nel volermi bene vorrei includere anche il cibo e la gentilezza mi sembra la via più coerente. Grazie per le riflessioni che mi ha stimolato.
È davvero un bellissimo articolo, l’ unico problema è che quando mangio un cibo che mi delizia il palato non riesco a smettere anzi ne introduco altri dello stesso tipo fino a sentirmi piena, questo anche se penso che posso mangiarne quando voglio, come vuole l’approccio gentile, dov’è la soluzione dottoressa? Grazie
È un articolo veramente ben scritto e ricco di riflessioni. Fa venire voglia di prendersi cura di sé stessi e fa sperare che ci sia anche per i casi disperati l’opportunità di dimagrire!
Molto interessante. Ho davvero dei blocchi mentali proprio causati da una vita di diete e effetto Yo-Yo… ora, in menopausa, la situazione è davvero degenerata! Mi piace moltissimo il tuo approccio
Mi piace molto il modo in cui descrivi questo approccio gentile.. e di certo funziona, ma io sono troppo golosa.. non credo potrò mai riuscirci.. non saprei da dove cominciare.
Interessante davvero.
Molto interessante, specie x me, a dieta da sempre.
Cara Martina
é bellissimo leggere o ascoltare i tuoi consigli. Mi fanno sentire bene e rilassata
Grazie
Questo approccio mi sembra molto interessante ,la grande paura è sceglierò bene senza peggiorare la situazione?non rischio di scegliere alimenti che alla lunga mi faranno ingrassare?
Fidarsi di me stessa mi porterà ad un cambiamento positivo?se per tutta la vita non sono riuscita a stare bene con me stessa come potrei riuscirci scegliendo senza pensare ai carboidrati/calorie ecc…
Riuscire in questo ottenendo anche dei risultati sarebbe come una rinascita.
Bellissimo articolo!