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SALUTE FEMMINILE, DIMAGRIMENTO

Ecco un fattore fondamentale per la tua salute che viene danneggiato dalle diete

Dott.ssa Martina Pellegrini 
Esperta nel Benessere Femminile

Uno dei fattori più importanti che contribuisce alla Salute è avere forti legami sociali.

Eppure le diete che di solito vengono prescritte – presumibilmente proprio migliorare la salute – portano all’isolamento rendendo difficile a chiunque la possibilità di godere di eventi sociali dove molto spesso è coinvolto anche il cibo.

In questo articolo quindi ti parlerò di come la dieta influisce sulla tua vita sociale e danneggia la tua salute, spiegandoti anche i motivi per cui dovresti iniziare  un’alimentazione flessibile e intuitiva per il tuo benessere autentico.

Sono Martina Pellegrini, dietista e nutrizionista olistica esperta nel benessere femminile con un approccio corpo-mente-anima. Aiuto le donne a sentirsi energiche e leggere ritrovando la gioia di mangiare.

 
Qualche anno fa mi sono appassionata del progetto della National Geographic sulle Zone Blu, di cui esiste anche il libro Le zone blu. I segreti delle popolazioni ultracentenarie.

È un’ottima lettura per chiunque sia interessata a saperne di più su salute e nutrizione con maggiore attenzione alla longevità e alla qualità della vita, piuttosto che alla perdita di peso ed alle diete rigide.
L’autore, Dan Buettner, ex esploratore del National Geographic, ha viaggiato in tutte quelle regioni del mondo note per il tasso di longevità dei loro abitanti, tra cui la penisola di Nicoya in Costa Rica, Sardegna, Okinawa, Icaria in Grecia e gli avventisti del settimo giorno a Loma Linda in California.
 
Ci sono alcuni aspetti relativi all’alimentazione che accomunano tutti questi popoli, come ad esempio quello di basare la loro alimentazione prevalentemente su cibi di origine vegetale.
 

Ma la cosa più importante da sapere è che il focus principale del libro si concentra principalmente su un fattore che sembra essere cruciale per la salute e la longevità di queste popolazioni: la connessione sociale. 

A Loma Linda, gli avventisti del settimo giorno socializzano spesso tra di loro e lavorano su progetti in comune per migliorare la loro comunità

Ad Okinawa esiste una tradizione nel formare i moai, una rete sociale che fa sì che gli abitanti si supportino vicenda nei momenti di bisogno. 

In Sardegna le persone trascorrono spesso il pomeriggio passeggiando per le strade e ridendo insieme, soprattutto le persone anziane. 

La ricerca nel libro di Buettner mostra che le culture delle persone che vivono più a lungo e che hanno anche la più alta qualità di vita, sono proprio quelle che hanno una connessione sociale molto integrata nelle loro faccende quotidiane.

 

CONNESSIONE SOCIALE E LONGEVITÀ

Se chiedi a qualunque tipo di persona quali sono i fattori cruciali per vivere una vita lunga e sana, al 99% delle volte “la qualità del cibo” e l’ “attività fisica” sono tra le prime cose che vengono in mente.
 

Quando si parla di longevità è inevitabile menzionare il cibo ed il peso o la composizione corporea, ma quello che ci tengo a ribadirti è che questi non sono gli unici pezzi del puzzle, e nemmeno i fattori più importanti! 

Alcuni anni fa sono andata ad un seminario di due giorni sulla longevità e ho imparato una cosa davvero interessante: la connessione sociale è stata definita come il fattore modificabile più importante per la longevità e la qualità della vita. 

Il ricercatore ci ha mostrato come la forza delle connessioni (più che la quantità) abbia fatto la differenza. 

D’altra parte, sono gli stessi psicologi che oggi – anno 2020 con una pandemia in corso – lanciano l’allarme in merito a ciò che potrà causare l’isolamento sociale forzato. 

La ricerca ha dimostrato inoltre che la solitudine aumenta la pressione sanguigna, interrompe il sonno, diminuisce l’immunità, promuove la depressione e aumenta gli ormoni dello stress.

 

ISOLAMENTO SOCIALE, SALUTE E INFIAMMAZIONE

Le ricerche sugli effetti provocati dall’isolamento sociale sono piuttosto chiare. 

Tuttavia, quando si dispensano consigli nutrizionali, molti di essi portano all’isolamento, proprio perché sono focalizzati sulla perdita di peso e non sulla salute nella sua accezione corretta (benessere fisico, psichico, sociale e spirituale).

E no, il peso di una persona non dice NIENTE sulla sua salute.

Pensa ora a come la dieta ha influito in passato sulla tua vita sociale. 

Quando conti le calorie/macronutrienti, quando elimini interi cibi o gruppi di alimenti o quando devi mangiare “in modo pulito” è piuttosto difficile che tu riesca ad uscire di casa e a socializzare, perché il cibo è una delle modalità più comuni con cui socializziamo.

Puoi farlo una volta a settimana al massimo forse, perchè ti è stata o ti sei concessa quello che chiami LO SGARRO.

 

L’isolamento sociale è stressante. 

Oltre alla salute mentale, lo stress derivante da questo aspetto può avere un effetto significativo anche sulla salute fisica e ora ti spiegherò come.

Il carico allostatico è il carico cumulativo di stress sul nostro corpo. 

Questo stress può derivare da fattori fisici come una cattiva alimentazione (non mangiare abbastanza e/o uno squilibrio nutrizionale), esercizio fisico eccessivo o dalla privazione del sonno. 

Può anche provenire da uno stress psicologico derivante dall’esperienza di traumi od oppressione (sessismo, razzismo, fobia, ecc.), stress lavorativo/relazionale/finanziario e, naturalmente, isolamento sociale.

 

Ogni persona ha una tolleranza variabile allo stress, dovuta alla genetica e alle esperienze di vita. 

Fondamentalmente, abbiamo tutti un “vaso” di diverse dimensioni che trattiene il nostro carico allostatico e quando quel vaso trabocca, è allora che potremmo manifestare sintomi come infiammazione, affaticamento e malattie croniche (da qui poi la famosa “goccia che ha fatto traboccare il vaso”).

L’isolamento sociale è come versare acqua nel vaso, mentre la connessione sociale è come scaricare tutta quell’acqua. 

Mangiare cibi antinfiammatori è come togliere piccoli cucchiaini d’acqua dal vaso.

Ma se seguire una di quelle che ora va di moda chiamare “diete antinfiammatorie” causa uno stress psicologico significativo o porta ad un’ alimentazione inadeguata, stai semplicemente versando in quel vaso non più cucchiaini, bensì caraffe d’acqua.

 

COME LA DIETA INFLUISCE SULLA VITA SOCIALE

Quando sei a dieta, come ti comporti nel momento in cui un’ amica ti invita per un appuntamento improvvisato a base di pizza e birra? 

Rifiuti e rimani a casa provando una certa ansia per il fatto di esserti persa questa occasione?

Vai a ordinare un’insalata, sentendoti triste e frustrata per tutto il tempo mentre guardi la tua amica che si gode un pasto gustoso? 

O vai a mangiare la pizza con i sensi di colpa, distratta da quello che dovrai fare domani per rimediare?

 

Quando sei a dieta, come puoi goderti appieno un weekend fuori casa con la tua famiglia? 

Trascorrerai ore per preparare cibi dietetici da portare con te? O ti arrenderai, per così dire, e passerai l’intero weekend a mangiare cibo abbuffandoti perché tanto ormai non sei riuscita a rispettare la dieta?

 
Quando stai seguendo un regime alimentare, ti è concesso fare una pausa e uscire a pranzo con i colleghi? O dovrai attenerti al tuo schema riducendoti a mangiare il tuo pranzo al sacco da sola davanti alla tua scrivania?
 

Tutti questi esempi credo rendano bene l’idea su come la dieta contribuisca ad aumentare lo stress nella vita di tutti i giorni. 

E, secondo me, qualsiasi beneficio nutrizionale che potresti ottenere da quella dieta che stai seguendo è controbilanciato dall’infiammazione causata dallo stress per seguire quella stessa dieta.

Stai pensando di metterti a dieta? Allora preparati a mettere da parte la tua vita sociale!
 

Quando lavoro con una cliente e le chiedo che cosa le provoca stress nella sua vita, solitamente la dieta è tra i primi 3 fattori menzionati. 

È davvero facile convincersi che si sta facendo la cosa più corretta rimanendo a casa e cucinando qualcosa di “sano”. 

Occasionalmente, potrebbe anche essere il caso. 

Se esci a mangiare fuori abbastanza spesso, certamente il tuo corpo potrebbe aver bisogno di riposo, acqua ed alimenti vegetali.

Ma è davvero importante che tu ti accorga di come la dieta influisca sulla tua vita sociale. 

Se ti porta all’isolamento sociale, allora la tua non è una dieta salutare.  

 

Mangiare sano vuol dire alimentarsi in modo flessibile e spontaneo.

[ E non ha nulla a che fare invece con  l’ossessionarsi nel mantenere un’alimentazione “pura”, perché quella è una malattia e si chiama ortoressia: ne ho parlato in maniera più approfondita in questo articolo ]

Essere flessibile ti consente di uscire a mangiare con gli amici, goderti a pieno una vacanza con la famiglia e di viaggiare senza stressarti per il fatto che non stai seguendo la tua dieta. 

Gli esseri umani sono stati progettati per interagire attraverso il cibo, per questo la connessione sociale dovrebbe essere fortemente promossa e far parte del modo in cui parliamo e pensiamo a proposito di nutrizione e salute. 

Non c’è niente di sbagliato nell’avere obiettivi (o intenzioni, come preferirei chiamarli) relativi all’alimentazione, a patto che questi siano ragionevolmente possibili nel contesto del proprio stile di vita e situazione fisiologica. 

Ma se questo  significa stressarsi o perdere del tempo prezioso rinunciando alla famiglia e agli amici, allora forse è il caso di riconsiderare le proprie scelte.

 

 

È davvero possibile essere e soprattutto sentirsi sane, belle e felici nel proprio corpo, senza fare sacrifici?

La mia risposta è sì, è possibile.

 

Esiste un approccio diverso, basato sulla Gentilezza Amorevole verso tutta te stessa. Verso il modo in cui mangi, in cui ti parli, in cui ti guardi allo specchio, in cui muovi il tuo corpo.

E’ un approccio basato su dei pilastri concreti ed una solida ricerca scientifica a supporto.

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