Dopo quanto tempo imparerò a mangiare intuitivamente?
Questa è una domanda da un milione di euro.
In questo articolo risponderò ad una comune domanda che balena spesso nella mente di chi inizia un percorso di riappacificazione con il cibo, basato sulla connessione al proprio intuito.
Sono la dott.ssa Martina Pellegrini, dietista e nutrizionista olistica specializzata nel benessere femminile. Aiuto le donne a sentirsi energiche e leggere riscoprendo la gioia di mangiare con un approccio gentile.
L’alimentazione intuitiva è uno dei 3 pilastri del mio approccio, insieme all’accettazione corporea ed al movimento gioioso.
Se stai leggendo questo articolo forse è perché hai visto dei video sull’argomento, letto altri articoli sul mio blog o visto il mio Webinar “Come sbloccare il Peso con un Approccio Gentile“
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Ecco, allora forse hai spostato la bilancia dal bagno al garage, dove ora sta solo raccogliendo della polvere.
Hai iniziato a darti il permesso di mangiare cibi che hai evitato per anni.
Stai rallentando e sintonizzandoti mentre mangi, assaggiando davvero il tuo cibo.
Hai iniziato a prendere coscienza dei sottili cambiamenti nel modo in cui ti senti mentre il tuo stomaco si riempie e si svuota senza aspettare i crampi di fame per mangiare, per poi fermarti nel momento in cui ti senti insopportabilmente piena.
Eppure…
Quando senti che i tuoi pantaloni sono particolarmente aderenti al tuo corpo, dubiti immediatamente di tutto ciò che hai mangiato nelle ultime 48 ore, nonostante fosse gustoso, ti saziasse e ti facesse sentire bene sia mentre lo mangiavi che dopo.
Ti ritrovi tentata di andare a riprendere la bilancia dal garage solo per controllare e assicurarti che il tuo non sia grasso ma gonfiore, per quel delizioso piatto di pasta che hai mangiato a pranzo.
Il giorno dopo prepari un’ insipida insalata per il pranzo, cercando di essere “brava”, per ritrovarti poi a sgranocchiare biscotti per tutto il pomeriggio.
Affamata e stanca a cena, finisci per mangiare oltre il punto di sazietà e per sentirti troppo piena.
E, prima di andare a dormire, continui a tormentarti con pensieri del tipo: “Riuscirò mai a mangiare intuitivamente? Forse sono troppo distrutta per fare pace con il cibo. “
Stai facendo un gran lavoro. Vedi la luce alla fine del tunnel.
Ma quanto tempo ci vorrà prima che finalmente il cibo non sarà più una fonte così stressante? Quanto ti ci vorrà per diventare una mangiatrice intuitiva?
Vorrei che ci fosse una risposta facile, ma le tempistiche sono estremamente soggettive e variano da persona a persona.
Tempo fa ho avuto una cliente ad esempio, e il mio solo semplice permesso verbale di poter mangiare fonti carboidrati e zuccheri semplici le è stato sufficiente per farla uscire dal ciclo di restrizione/abbuffata.
Ma ti dico la verità: non è quasi mai così facile.
Per la maggior parte, fare pace con il cibo è un viaggio che dura molti anni.
Se ti accorgi che ci vuole così tanto, sappi che non c’è niente di sbagliato in te.
Se sei stata a dieta o ti sei limitata per la maggior parte della tua vita, potrebbero volerci anni per rompere quei vecchi percorsi neurali che guidano comportamenti restrittivi e di eccesso intorno al cibo.
Inoltre, tieni presente che non esiste una modalità “ufficiale” per mangiare intuitivamente.
Essere una mangiatrice intuitiva non è una definizione che si può mettere nero su bianco.
Non esiste alcun test che puoi superare, certificato o licenza che puoi guadagnare.
È anche molto normale per chi mangia in modo intuitivo prendere decisioni che non sono così intuitive in alcune occasioni o ricadere temporaneamente in vecchi comportamenti restrittivi quando sperimentano un cambiamento di vita.
Mangiare intuitivamente è davvero un viaggio, non una destinazione.
Secondo il libro Intuitive Eating, un mangiatore intuitivo è colui o colei che fa scelte alimentari senza provare sensi di colpa o un dilemma etico.
Colui/colei che onora la fame, rispetta la pienezza e gode del piacere di mangiare per la maggior parte del tempo.
Prova a pensarci: mangiamo almeno 3 volte al giorno, più probabilmente 6 o 7.
È irragionevole aspettarsi di non perdere mai il bersaglio.
Ogni giorno prendiamo innumerevoli decisioni alimentari: come potresti sentirti bene con OGNUNA di queste decisioni?
Man mano che le stagioni della vita cambiano, cambia anche il tuo rapporto con il cibo.
Potresti raggiungere un punto in cui ti consideri davvero una mangiatrice intuitiva, ma ti viene diagnosticata una condizione medica che richiede di cambiare le tue abitudini alimentari.
Ci si può aspettare un periodo di transizione mentre impari a prenderti cura del tuo corpo in un modo nuovo.
La vita può cambiare proprio in un momento in cui hai meno tempo per la cura di te stessa: progetti sul lavoro, a casa, la nascita di figli, una malattia in famiglia, cambiare ruolo lavorativo, tornare a studiare, ecc.
In queste situazioni, probabilmente sarai meno attenta al cibo e, di conseguenza, meno in sintonia con le esigenze del tuo corpo, ed eventualmente commetterai qualche “errore” nel mangiare. Va bene lo stesso.
I comportamenti alimentari sono profondamente intrecciati con l’immagine corporea, quindi i cambiamenti che riguardano gli atteggiamenti nei confronti del tuo corpo influenzeranno inevitabilmente il tuo rapporto con il cibo.
E quando si tratta di accettazione del corpo, non è mai un “affare fatto”.
Mentre attraversi la vita, il tuo corpo cambierà.
Basta guardare un qualsiasi 80enne accanto a un 20enne, sappiamo che è vero.
Il processo di accettazione del tuo corpo non finisce mai perché il tuo corpo è in continua evoluzione.
Se ti senti bloccata o frustrata dal tuo viaggio alimentare intuitivo, sappi che quello che stai facendo è difficile, davvero difficile!
Stai andando contro anni e anni di messaggi che hai assorbito dalla cultura della dieta e stai facendo l’esatto opposto di ciò che ti è sempre stato detto di fare, ovvero: limitare e controllare il cibo.
Cerca di non giudicarti su qualche risultato immaginario, poiché è una distrazione dall’apprendimento e dalla crescita che hai già realizzato.
È davvero possibile essere e soprattutto sentirsi sane, belle e felici nel proprio corpo, senza fare sacrifici?
La mia risposta è sì, è possibile.